Che cos’è una 50 Special? Guardate il video, ascoltate la canzone dei Luna Pop e lo saprete.
50 Special (Lunapop)
1.Ascoltate il testo e completate con le parole mancanti
1.Vespe truccate,
anni ’60,
girano in …………….. sfiorando i 90,
rosse di fuoco,
5.comincia la danza,
di frecce con dietro attaccata una targa.
Dammi una Special,
l’estate che avanza,
dammi una ……………….. e ti porto in vacanza!
10.Ma quanto è bello andare in ………… con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
Ma quanto è bello andare in …………….. per i colli bolognesi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
La scuola non va…
15.ma ho una Vespa una ……………….. non ho…
ma ho una Vespa domenica è già…
e una Vespa mi porterà…
fuori città!
20…fuori città!
Esco di fretta,
dalla mia stanza,
a ………………. ingranate dalla prima alla quarta devo fare in fretta,
devo andare a una festa,
25.fammi fare un giro prima sulla mia Vespa dammi una Special,
l’estate che avanza,
dammi una Vespa e ti porto in vacanza!
Ma quanto è bello andare in ………….. con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
30.Ma quanto è bello andare in ……………. per i colli bolognesi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
La scuola non va…
ma ho una Vespa una ……………… non ho…
ma ho una Vespa
domenica è già…ecc.
2. Rispondete alle seguenti domande
1. Che cos’è la 50 special?
2. Com’è il ragazzo? Scegliete almeno 3 aggettivi per descriverlo
3. Di quale città si parla nella canzone?
3 Leggete l’intervista a Cesare Cremonini
L’estate secondo Cesare Cremonini
Abbiamo incontrato Cesare Cremonini nel mitico Grand Hotel di Rimini, e tra un caffè e una passeggiata in spiaggia ci siamo fatti accompagnare in un viaggio nelle sue estati. Del passato, del presente e del futuro
Qual è il tuo primo ricordo dell’estate?
«Io sono cresciuto in campagna, dove erano le stagioni a scandire il tempo. Vicino a Bologna la mia famiglia ha una cascina in cui è cresciuta la mia mamma e dove mia nonna la domenica ci cucinava i tortelloni e le tagliatelle.».
Le estati da adolescente come le passavi, prima di diventare famoso?
« La compagnia degli amici era diventata la cosa più importante, quella che a Bologna chiamiamo “la balotta”. Il mio rapporto con la Romagna è nato così, la nostra compagnia bolognese si mischiava con quella romagnola e… andavamo a fare danni. Con la mia Vespa rossa facevamo da Bologna a Riccione, ma per noi era come la Parigi-Dakar».
Delle estati con i Lùnapop che ricordi hai?
«I Lùnapop mi hanno insegnato a gestire in maniera molto positiva il rapporto con il grande pubblico. Il successo di “50 Special” mi mise subito addosso la responsabilità di avere un grande rispetto per i fan.».
Parlando di calcio, l’estate 2015 è cominciata con una bella soddisfazione, il Bologna tornato in Serie A. Tu eri sugli spalti con Gianni Morandi, giusto?
«L’emozione della partita è stata così forte che le nostre coronarie sono state messe a dura prova.. Nella tradizione umana bolognese, che si passa di generazione in generazione, anche un ragazzino di 15 anni ha una coscienza del grande Bologna che è stato, dei tempi di Dall’Ara, del Bologna che faceva tremare il mondo. È una città molto speciale: quell’entusiasmo lo puoi trovare in ogni parte della vita pubblica bolognese».
E quali sono le tue canzoni dell’estate 2015 invece? A parte la tua.
«Faccio molto il tifo per il mio Paese, quindi i nuovi singoli di Jovanotti, di Vasco, di Tiziano Ferro. Andrò a vederli sicuramente negli stadi, e poi non vedo l’ora di andare al concerto di Bob Dylan».
Veniamo alle estati future. Dove sarai tra un anno?
«Credo che l’estate prossima la passerò in studio. Sto ampliando il mio studio di registrazione a Bologna che mi permetterà di lavorare sui prossimi dischi in modo straordinario”
4. Trasformate le risposte di Cremonini allea terza persona. Iniziate così:
Lui è cresciuto in campagna…..
5.Leggete il testo e rispondete alle domande
Forever Vespa. Storia di un mito italiano
(adattato da http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/forevervespa/656/default.aspx)
Come nasce la ‘Vespa’. Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio
La Vespa nasce nella primavera del 1946 dall’idea di Enrico Piaggio che vuole creare un prodotto economico e alla portata di tutti. E’ un minuscolo e stravagante veicolo a due ruote. Un piccolo sgorbio rotondo che obbedisce alla legge della praticità ed ha l’ambizioso obiettivo di colmare il divario tra la bicicletta e l’automobile. Il motore dietro è sigillato dentro un cofano che sembra una mela tonda, la ruota anteriore è coperta da un aerodinamico parafango sormontato dal fanale, i paragambe sono ampi con una larga pedana per evitare che il guidatore si sporchi, il cambio è a mano e il gas a manopola, il sellino può ospitare anche un passeggero. Pesa 60 chili, va a miscela al 5% e ha dentro un motore da 98cc. che diventeranno ben presto 125. Progettata dall’ingegner Corradino D’Ascanio, inizialmente doveva chiamarsi Paperino ma Enrico Piaggio, vedendola, disse: “Sembra una vespa”. E Vespa sarà: 80mila lire per un sogno di libertà a 60 chilometri orari. La Vespa è un’incognita tutta da scoprire. “Bisognerà farci l’abitudine”, commenta la gente. “Sembra proprio una vespa”. “Chissà se avrà fortuna?”. All’inizio dunque l’accoglienza è incerta, ma dopo un breve rodaggio scoppia il boom. L’Italia riparte in Vespa, si “vespizza”, e pochi mesi più tardi, a conferma del successo dello scooter, nascerà la Lambretta.
La Vespa e il boom economico
Sul finire degli anni Cinquanta l’economia italiana è ormai in crescita. Per la Vespa, tuttavia, il decennio successivo si apre con una flessione; è arrivata infatti sul mercato una concorrente inaspettata, la prima utilitaria a quattro ruote. La direzione dell’azienda, allora, decide di puntare sui giovani; riserva una particolare attenzione alla campagna pubblicitaria e allo stesso tempo introduce alcune innovazioni nel prodotto, a cominciare dal colore. Se fino ad allora la Vespa si era realizzata in tutte le tonalità di grigio, ora si propongono colori più appariscenti, come il rosso o il bianco. Nel 1963 nasce la prima ‘Vespa 50’, un mezzo privo di targa che si può guidare senza patente, il cui testimonial d’eccellenza è Gianni Morandi: tra i giovani è un grande successo. Un nuovo momento di difficoltà la Piaggio si trova a fronteggiarlo nel 1968. Con la contestazione i valori cambiano e, insieme ad essi, il linguaggio e la ormai ventenne Vespa rischia di non riuscire a stare al passo con la rapida trasformazione in atto. Ma la Piaggio riesce ancora una volta a reagire, e lo fa affidandosi ad una agenzia di pubblicità che rilancia lo scooter grazie ad una campagna rimasta storica, il cui slogan è ‘Chi Vespa mangia le mele’.
1. Perché Piaggio decide di creare la Vespa?
2.Chi è D’Ascanio?
3. Con quale nome venne lanciato sul mercato il primo modello?
4.Perché la Vespa si chiama così?
5.La Vespa ha avuto successo fin dall’inizio?
6. Nei primi ani 60 per la vespa arriva un problema: quale?
7.Alla fine degli anni 60 uno lo slogan “Chi Vespa mangia le mele” diventa popolarissimo. Cosa significa,secondo voi?
6. Tornate al testo e sottolineate i verbi al gerundio. Ce ne sono due: uno nel primo paragrafo e una nel secondo. Che cosa esprimono (condizione, modo,tempo, causa ecc)? E’ possibile trasformarli in modo esplicito?
7.Trasformate il seguente testo al passato.
L’Italia del dopoguerra
L’Italia del dopoguerra è un paese allo stremo delle forze; manca il lavoro, scarseggiano i beni di prima necessità, l’economia è nelle mani del mercato nero. Gran parte delle strade, delle linee ferroviarie e dei ponti sono interrotti quando non sono distrutti. Ma la guerra è finita e con essa lo spettro dei bombardamenti, dunque si può ricominciare a pensare al futuro; pietra su pietra inizia la Ricostruzione.
Il problema della mobilità si pone subito come uno dei più urgenti per rimettere in sesto l’economia del paese. Si iniziano a ripristinare le linee tranviarie e tutti quei servizi pubblici che possano favorire la ripresa del lavoro, del commercio e dello scambio. In molti utilizzano la bicicletta, ma non sempre essa è sufficiente a coprire le distanze, soprattutto sulle dissestate strade di campagna; si soffre la mancanza di mezzi di trasporto pratici e a buon mercato. E’ in questo contesto che Enrico Piaggio matura la sua fortunata intuizione e dà vita alla Vespa, che diventa subito il simbolo dell’Italia che si rimette in cammino.
8. Confrontatevi
Ecco alcune famose pubblicità della Vespa dagli anni 50 a oggi.
Quali cambiamenti sociali indicano?
Qual’è, secondo voi, la pubblicità più efficace e perché?
9.Leggete il testo e coniugate i verbi nel modo e nel tempo corretto.
La prima Vespa di Alessandro.
“Era l’estate del 1996, ( io-avere)………… tredici anni, mio cugino chiese a mio padre se ( lui-potere)………….. prestargli la Vespa per (andare)………… a fare il lavapiatti in una località di mare vicino al mio paese, io e mio zio (ex Vespista) (andare)………….. a casa di mia nonna…Lei era li, grigia, sporca, ferma da cinque anni, piena di ragnatele..mio zio ( tentare)………….. invano di metterla in moto.Noi due ci prendemmo cura della Vespa (cambiare)………………. il colore dal grigio al bianco panna, ricordo che appena mio zio la (mettere)…………….. in moto cadde la marmitta a cui (mancare)………………. il bullone posteriore..un CASINO!!! Pochi giorni più tardi, quando fu completamente montata io e zio Mauro (andare)……………. in campagna..si fermò e mi (dire)………..:”Dai…guida tu, (accelerare)……………… poco poco e molla lentamente la frizione..” risultato?Un impennata, mio zio quasi col sedere per terra, ma (io- camminare)……………….con la Vespa!!!!Circa cento metri di adrenalina pura mista a un incredibile senso di libertà!!!Passai tutta l’estate con quella Vespa!!! Quando (io compiere)……………….. 18 anni mio padre mi fece trovare un simil-atto di vendita che (dire)…………… che la Vespa Sprint Veloce 150cc di sua proprietà passava a me!!!..io?..LACRIME!!!!! (Io- andare) …………….a prendere la vespa che da due anni era stata nuovamente abbandonata..oggi il mio Sprint Veloce (essere)………….nuovamente grigio metallizzato (stavolta verniciato da un carrozziere!), mi porta sempre dove voglio (mi regala)………………emozioni a ogni giro del motore e poi… fa quasi sempre colpo sulle ragazze..(avere)…………ragione chi diceva “CHI VESPA MANGIA LE MELE”!!!!
Alessandro”
(adattato dal sito www.vcomevespa.it)
I0.Completate con le parole mancanti
METRI PIÚ LUNGHI DELLA MIA VITA
Io avevo 17 anni quando per ………. prima volta ho “cercato” di guidare ……… vespa.Eravamo io ed un amico …………una rosticceria sgranocchiando qualcosa, quando l’auto subito dietro la vespa ………..mio amico ci fa cenno di …………..: lui mangiava ancora mentre io avevo ………….. CHE OCCASIONE! Mi faccio consegnare le …………., metto in folle e la sposto senza accenderla. Subito dopo …………… il permesso di farci un giro,…………. in moto la magica HP 3 marce , accelero, lascio la frizione …………….botto e la vespa non parte, …………… ripeto tutta la procedura e non ………….di nuovo. Quindi arriva la volta ………….. , accelerata mostruosa, frizione lasciato di botto e …….. RUOTA DAVANTI SI ALZA! Disperato “cerco” ………….. freno a pedale ma non riesco …………… premerlo. Nel frattempo riesco a ritornare …………. 2 ruote, tiro il freno anteriore ………. la vespa mi slitta di mano andando ……….. finire per terra con me ancora sopra! Ma,………a DIO, oltre ad una paura ………….. ed una graffiata non ci furono …………….! (adattato dal sito www.vespaforever.net)
11.Intervistate una persona italiana chiedendole di nominarvi almeno un oggetto, un luogo e un’abitudine che per lei identifichi l’Italia