A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia
La lettera arrivò con la distribuzione del pomeriggio. Il postino posò prima sul banco, come al solito, il fascio versicolore delle stampe pubblicitarie; poi con precauzione, quasi ci fosse il pericolo di
vederla esplodere, la lettera: busta gialla, indirizzo a stampa su un rettangolino bianco incollato alla busta.
– Questa lettera non mi piace – disse il postino.
Il farmacista levò gli occhi dal giornale, si tolse gli occhiali; domandò – Che c’è? – seccato e incuriosito.
a) Quanti personaggi ci sono?
b) Quali sono?
c) Dove sono i personaggi?
cl) Il postino ha paura, perché?
e) Perché il farmacista è seccato?
2.Leggi il testo. Poi coniuga i verbi usando l’imperfetto, il passato remoto e il trapassato prossimo
La lettera arrivò con la distribuzione del pomeriggio. Il potino posò prima sul banco, come al solito, il fascio versicolore delle stampe pubblicitarie; poi con precauzione, quasi ci fosse il pericolo di
vederla esplodere, la lettera: busta gialla, indirizzo a stampa su un rettangolino bianco incollato alla busta.
– Questa lettera non mi piace – disse il postino.
Il farmacista levò gli occhi dal giornale, si tolse gli occhiali; domandò – Che c’è? – seccato e incuriosito.
– Dico che questa lettera non mi piace – . Sul marmo del banco la spinse con !’indice, lentamente, verso il farmacista.
Senza toccarla il farmacista si chinò a guardarla; poi si sollevò, si rimise gli occhiali, tornò a guardarla.
– Perché non ti piace?
– È stata impostata qui, stanotte o stamattina presto; e l’indirizzo è ritagliato da un foglio intestato della farmacia.
– Già – constatò il farmacista: e fissò il postino, imbarazzato e inquieto, come aspettando una spiegazione o una decisione.
– È una lettera anonima – disse il postino. .
– Una lettera anonima – (fare) eco il farmacista. Non (toccarla) ancora, ma già la lettera ( squarciare) la sua vita domestica, (calare) come un lampo ad incenerire una donna non bella, un po’ sfiorita, un po’ sciatta, che in cucina (stare) preparando il capretto da mettere in forno per la cena.
– Qui il vizio delle lettere anonime c’è sempre – (dire) il postino. Aveva posato la borsa su una sedia, si era appoggiato al banco: aspettava che il farmacista si decidesse ad aprire la lettera. Gliel’aveva portata intatta, senza aprirla prima (con tutte le precauzioni, si capisce), fidando sulla cordialità e ingenuità del destinatario: “se l’apre, ed è cosa di coma, non mi dirà niente; ma se è una minaccia o altro, me la farà vedere”. Comunque, non sarebbe andato via senza sapere. Tempo ne (avere).
– A me una lettera anonima? – (dire) il farmacista dopo un lungo silenzio: stupito e indignato nel tono ma nell’aspetto atterrito. Pallido, lo sguardo sperso, gocce di sudore sul labbro. E al di là della verbatile curiosità in cui (essere)teso, il postino (condividere) stupore e indignazione: un brav’uomo, di cuore, alla mano: uno che in farmacia (aprire) il credito. a tutti in campagna, nelle terre che (avere) per dote della moglie, (lasciare) che i contadini facessero il comodo loro. Né (sentire) mai sentito, il postino, qualche maldicenza che sfiorasse la signora.
Di colpo il farmacista (decidersi): (prendere) la lettera, (aprirla), (spiegare) il foglio. Il postino ( vedere) quel che (aspettarsi): la lettera composta con parole ritagliate dal giornale. (…)
3. Il postino come considera il farmacista? Evidenzia la parte del testo in cui si può capire la sua opinione.
Lavora insieme ad un compagno. Provate ad immaginare il contenuto della lettera anonima ricevuta dal farmacista, poi scrivetela su un foglio di carta, utilizzando solo parole ritagliate dai giornali.
- Ora puoi leggere cosa c’era scritto nella lettera.
Il farmacista bevve d’un sorso l’amaro calice. Due righe,poi. – Senti senti_ disse: ma sollevato, quasi divertito. Il postino pensò: niente corna” Domandò- E che è, una minaccia?
Una minaccia-assentì il farmacista. Gli porse la lettera. Il postino avidamente la prese, a voce alta lesse- Questa lettera è la tua condanna a morte, per quello che hai fatto morirai-la richiuse, la pose sul banco.
- Considera il testo completo. Mettiti insieme ad altri tre studenti per creare un gruppo di quattro persone: due attori e due registi.Leggi le istruzioni per i due ruoli. Provate la messa in scena , poi rappresentate davanti alla classe
Ruolo A ( attori) Evidenziate nel testo le cose che dicono i due personaggi, il postino e il farmacista. Dividetevi i ruoli e provate a imparare il dialogo a memoria
| Ruoli B (registi) Evidenziate nel testo le azioni e le intenzioni dei due personaggio tutto quello che può essere utile come indicazione per una rappresentazione teatrale fedele al testo. |
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Intervista
Giornalista Sei un giornalista nuovo di una radio famosa. Il direttore ti chiede di preparare un’intervista ad un importante professore di letteratura. L’argomento sarà lo stile di Leonardo Sciascia nel libro“ A ciascuno il suo”. Tu hai letto solo l’inizio del romanzo, ma nessuno deve capirlo. Scrivi una serie di domande da fare al professore. E’ la tua grande occasione. | Professore Sei uno studente che si sta per laureare in letteratura. Il tuo professore ti chiede di andare a parlare al suo posto alla radio. L’argomento sarà lo stile di Leonardo Sciascia nel libro“ A ciascuno il suo”. Tu hai letto solo l’inizio del romanzo, ma nessuno deve capirlo.Prepara una serie di concetti di cui vuoi parlare… E’ la tua grande occasione. |
Scheda di aiuto
Caratteristiche dello stile giallo Descrizione degli oggetti Altro | Ambientazione Caratteristiche psicologiche dei personaggi Rapporto tra i personaggi |
- Ora, con un compagno, preparate l’intervista